Il nuovo commissario tecnico si presenta: “Essere qui è il sogno di tutti, facile scegliere. Ci vuole rispetto per i club e per i giocatori, rosa ampia. Chiamerò giocatori di qualità”

Quarantacinque minuti di conferenza: mezza partita di quelle che Roberto Mancini “giocherà” da c.t. della Nazionale. La sua Nazionale: un sogno che si avvera, ha detto. E il commissario della Figc Roberto Fabbricini, aprendo la sua prima conferenza stampa nel nuovo ruolo, ha spiegato che “la scelta è stata determinata dal fatto che tutti i fattori che ritenevamo necessari si assommano nel nome di Roberto Mancini, che ringrazio per essersi dimostrato così innamorato di questa scelta. Anzitutto una voglia smisurata di sedersi su questa panchina, una forte spinta interiore di occupare una panchina così storica. E’ persona di grande competenza tecnica, forse la soluzione migliore fra le migliori. E poi serviva attenzione all’impegno finanziario della Figc. Tirate le somme abbiamo ritenuto Mancini la persona più adatta. E’ stato un grande calciatore, e non guasta, e ha avuto panchine importanti, ha vinto trofei ovunque ha allenato. E ha fatto una rinuncia importante anche a livello economico, interrompendo il rapporto con lo Zenit: anche questo è significativo”

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